Risparmio energetico e rispetto per l'ambiente, con il raffrescamento adiabatico naturale

Quando arriva il momento di rinfrescare ambienti ed edifici di medie o grandi dimensioni viene preso in considerazione un sistema oltremodo interessante le cui origini affondano nell’antichità. Stiamo parlando del raffrescamento adiabatico naturale, spesso definito anche evaporativo, che ha subito un’evoluzione continua nel corso del tempo per poi trasformarsi definitivamente con l’avvento dell’elettricità. Un processo che veniva già impiegato dagli antichi - greci, egizi e romani - mediante il posizionamento di tappeti inzuppati d’acqua fredda davanti a finestre, tende o porte. Era poi l’azione del vento a consentire l’evaporazione dell’acqua e il conseguente raffrescamento. 

 

Ma oggi perché è corretto sceglierlo? In primis perchè, soprattutto in un’epoca storica come quella in cui stiamo vivendo sempre più attenta all’emergenza climatica e all’urgenza di abbattere le emissioni inquinanti, siamo costantemente alla ricerca di modi virtuosi per ottenere un risparmio energetico che riduca l’impatto ambientale

Soluzione ecosostenibile, senza sostanze chimiche o liquidi refrigeranti

La scelta del raffrescamento naturale è ecosostenibile ed economica: viene utilizzata pochissima energia elettrica, diversamente da quanto avviene con i tradizionali condizionatori che sono maggiormente inquinanti. Grazie a un’alimentazione minima, viene sfruttato un processo del tutto naturale che consente di produrre un raffrescamento senza ricorrere a liquidi refrigeranti o sostanze chimiche. L’evaporazione dell’acqua consente di ridurre in modo naturale la temperatura dell’ambiente sia per quanto riguarda gli ambienti di casa che quelli industriali, dove migliora, oltre al comfort, anche il livello di produttività degli operatori. Il termine adiabatico sta a indicare in fisica la trasformazione delle variabili - temperatura, volume e pressione - che passano da uno stato all’altro senza alcuno scambio di calore con l’ambiente più prossimo al sistema. 

 

In pratica, l’aria calda proveniente dall’esterno entra in contatto con gli speciali pannelli alveolari intrisi d’acqua cedendo la maggior parte del calore grazie all’effetto naturale dell’evaporazione. Il refrigerio assicurato dall’aria che viene in tal modo filtrata e poi raffrescata è quindi continuo. Di conseguenza, gli spazi serviti dall’impianto risulteranno più accoglienti e soprattutto salubri. In questo modo è assicurato un costante ricambio - necessario soprattutto nella stagione calda, quando l’afa può giocare brutti scherzi - tra le zone interne di edifici e appartamenti e l’ambiente esterno. Si tratta dunque di un principio naturale che assicura il rispetto per l’ambiente.

Sistema adiabatico, livelli di efficienza e vantaggi assicurati

Risparmio energetico e raffrescamento evaporativo vanno di pari passo, ma da che cosa dipende il livello di efficienza del sistema adiabatico? Per prima cosa sarà utile differenziare quest’ultima dal raffrescamento ottenuto con l’ausilio di condizionatori. Essi infatti fanno ricorso a sostanze chimiche, come ad esempio il fluido refrigerante, per ottenere il medesimo effetto. Per quanto riguarda invece il processo naturale, il buon risultato dipende molto dalle specifiche condizioni della temperatura e dal grado di umidità dell’aria all’esterno oltre che dal grado di saturazione. Maggiore sarà quest’ultimo, migliore sarà di conseguenza il raffreddamento dell’aria in uscita verso l’ambiente. 

 

Per quanto riguarda i limiti della climatizzazione ottenuta tramite i sistemi tradizionali, riguardano principalmente il fatto che porte e finestre devono rimanere ben chiuse affinché i climatizzatori tradizionali abbiano la loro efficacia. Il che vuol dire che l’aria risulterà sicuramente più viziata oltre che maggiormente secca. Inoltre, necessitano di molta più energia per far funzionare le pompe e i costi di installazione e manutenzione sono superiori. La dispersione di energia e la scarsa convenienza del sistema tradizionale, specie quando si devono rinfrescare volumi d’aria importanti, fa pendere la bilancia della convenienza dalla parte dei raffrescatori evaporativi. Quali sono dunque le caratteristiche chiave di questi ultimi? Innanzitutto il loro modus operandi è innovativo: funzionano perfettamente mantenendo finestre e porte aperte. Il sistema è al 100% naturale quindi i macchinari risultano essere sia ecologici che ecosostenibili. Si riducono i costi di installazione così come anche quelli di gestione, peraltro in maniera molto netta. In più, viene assicurata un’efficacia assoluta con poca energia elettrica e viene agevolata - grazie ai costanti ricambi d’aria - l’eliminazione di polveri, odori, virus e germi. In questo modo si crea un ambiente salubre e sempre fresco.