Perché preferire il raffrescamento evaporativo all'aria condizionata

Sappiamo bene quanto in linea generale sia importante prestare un’attenzione extra in fatto di qualità dell’aria indoor e microclima. Questi ultimi possono infatti rappresentare elementi chiave in merito alla trasmissione di infezioni, inoltre negli ambienti di lavoro possono fare la differenza per quanto riguarda sia il livello complessivo di comfort che quello di produttività degli operatori (molto dipende anche dalle condizioni stagionali all’esterno della struttura).

È essenziale progettare una perfetta ventilazione degli ambienti e un ricambio d’aria regolare e costante, in modo da garantirne la salubrità. Quando si tratta di scegliere i migliori apparecchi per raffreddare l’ambiente, ci si trova sostanzialmente di fronte a un bivio. Da un lato ci sono gli impianti di aria condizionata mentre dall’altro i raffrescatori evaporativi

I pericoli per la salute legati all’impiego dell’aria condizionata

Spesso si tende a pensare che in estate l’aria condizionata rappresenti un vero e proprio toccasana, il problema è che però questi sistemi non sono esenti da rischi e pericoli per la nostra salute. Esagerando con la temperatura troppo bassa oppure mantenendo gli apparecchi accesi troppo a lungo nel corso della giornata, si possono avere disturbi anche importanti. 

È vero che, sia negli uffici che nelle abitazioni o nei centri commerciali, un microclima confortevole aiuta nello svolgimento di qualsiasi attività. Tuttavia, la grande differenza di temperatura tra l’ambiente esterno e quello interno condizionato può far scaturire cefalee, dolori articolari e bronchiti ma anche febbre, torcicollo e raffreddore.

Ma allora come raffreddare un ambiente? Sarà utile fare mente locale sul fatto che il raffrescamento evaporativo rappresenta una perfetta e virtuosa alternativa al condizionamento tradizionale. Vediamo perché è giusto preferirlo. 

Raffrescamento evaporativo: funzionamento e principio adiabatico

Il raffrescamento evaporativo può essere un'alternativa valida all’aria condizionata poiché consente di immettere nell’ambiente aria fresca in maniera del tutto naturale e controllata. Le origini di questa tecnica sono antichissime, veniva infatti impiegata già molti secoli or sono: era alla base del processo naturale necessario a rinfrescare stanze e ambienti nei quali le persone vivevano e lavoravano tutti i giorni.

Ma come funziona il raffrescatore evaporativo? Al centro di tutto viene posto il principio adiabatico naturale, che permette di rinfrescare e sanificare ambienti di dimensioni medie e grandi.

Un ventilatore interno provvede ad aspirare dall’ambiente l’aria, che poi viene convogliata verso un pannello evaporante. Quest’ultimo è fatto di cellulosa e viene bagnato in modo costante attraverso un sistema di distribuzione e pompaggio. L’aria attraversa il pannello e si raffredda: il calore viene infatti ceduto all’acqua che così evapora.

L’aria rinfrescata viene infine restituita all’ambiente dal raffrescatore, pulita e sanificata. Mentre per quanto riguarda l’acqua, per evitare che si formino dei ristagni, viene scaricata in via automatica dall’apparecchio stesso. 

Riduzione della carica virale nell’aria, maggiore comfort e produttività

Quello del raffrescamento evaporativo adiabatico è il più antico in assoluto tra i vari sistemi per raffreddare un ambiente: la refrigerazione è prodotta tramite lo scambio di energia tra l’aria e l’acqua. In questo modo è possibile effettuare molti ricambi d’aria nel corso della giornata, che consentono di mantenere l’aria sempre gradevole e fresca.

Nessun cattivo odore, né polveri e germi resistono: in questo senso, tali sistemi contribuiscono anche alla riduzione della carica virale presente nell’aria (una tematica particolarmente sentita specie in questo periodo storico così complicato e controverso dal punto di vista sanitario). 

Tra i buoni motivi per scegliere il raffrescamento evaporativo anziché il tradizionale impianto di condizionamento dell’aria sarà utile indicare i ridotti costi di acquisto, gestione e installazione degli apparecchi ma anche l’impronta green che li caratterizza.

Non vengono infatti utilizzati gas refrigeranti per il funzionamento delle macchine né liquidi dannosi per l’ambiente circostante. Infine, nessuno spreco di energia elettrica o di acqua: ogni step viene infatti ottimizzato al massimo.

C’è anche da precisare che per vincere il caldo e l’afa estiva, oltre che per ottenere una perfetta sanificazione degli ambienti, i raffrescatori si pongono come scelta ideale poiché sono in grado di assicurare maggiore comfort e produttività. Sempre nel nome del benessere e dell’affidabilità dei sistemi.