La qualità dell'aria come fattore chiave per la salute dei lavoratori

Lavorare è un diritto, dice la Costituzione, e lo è anche poterlo fare senza rinunciare alla salute. Secondo quanto dichiarato dalla Costituzione Italiana il lavoratore ha infatti il diritto di lavorare in ambienti salubri. A riguardo uno degli elementi che viene spesso sottovalutato interessa la qualità delle condizioni microclimatiche. 

 

I livelli di temperatura, la qualità dell’aria, l’areazione all’interno degli ambienti, l’eventuale presenza di umidità e persino di muffe sono condizioni a cui non sempre viene data la giusta considerazione ma che possono portare non pochi problemi per chi vive il luogo di lavoro diverse ore al giorno. Tali condizioni possono causare patologie non solo di tipo fisico ma anche psicologico. Particolarmente colpiti sono il sistema cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, immunitario ma anche la pelle può risentirne, con problemi di tipo dermatologico. Le conseguenze ricadono sulla produttività interna dell’azienda, dal momento che i lavoratori si trovano a dover prendere giorni in cui sono assenti per malattia. 

 

Può sembrare banale e quasi scontato a dirsi ma la qualità dell’aria negli ambienti di lavoro, così come i livelli di umidità e la salubrità delle pareti, devono essere adeguate a garantire il benessere dei lavoratori. Da questo punto di vista, un aiuto importante lo danno i Raffrescatori Flow, che permettono di migliorare la qualità dell'aria che è non solo fresca ma anche igienizzata, pulita e gradevole. Un sistema che può essere ottimizzato, come vedremo, dall’installazione di un estrattore d’aria. Perché avere un’aria pulita significa non solo garantire salute e sicurezza al personale, ma anche efficienza all’azienda.

Come si misura la qualità dell’aria

L’aria è considerata di fondamentale importanza da parte degli organismi governativi. Lo dimostrano i blocchi del traffico con cui si ha a che fare ciclicamente, dovuti dagli eccessivi elementi di inquinamento. Perché non si dovrebbe, quindi, prestare attenzione nel caso degli ambienti indoor? 

 

Pur non essendoci una definita legislazione nazionale organica in materia, diversi sono i punti di riferimento normativi sviluppati a riguardo, la maggior parte a partire dagli anni Duemila. Tra questi le “Linee guida per la promozione della salute negli ambienti confinanti” e diversi documenti emanati dal Ministero della Salute e dall’Inail. A testimonianza che l’attenzione sul tema è sempre attiva.

 

Per le aziende si rivela di fondamentale importanza avere sotto controllo i parametri microclimatici, attraverso analisi e monitoraggio. Svariati gli strumenti meccanici disponibili, come ad esempio una centralina o un misuratore dotato di sensori capaci di dare dati concreti sul livello di CO2 presente internamente. Un’alternativa è quella fornita da una sonda termoigrometrica, un dispositivo più semplice dei precedenti da adoperare ma meno immediato: per avere risultati attendibili occorre far passare almeno 10 minuti.

 

Gli altri fattori che è bene avere sotto controllo nel monitoraggio della qualità dell’aria sono:

 

  • Presenza umidità in condizioni naturali.
  • Presenza umidità con la ventilazione forzata.
  • Livello di aria secca.
  • Velocità dell’aria all’interno dell’ambiente.

 

Il controllo qualità dell’aria interessa non solo ambienti grandi, come i capannoni, ma anche gli uffici, dove avere un microclima adeguato non è meno importante. La cosa migliore è prevenire e, sotto questo punto di vista, un aiuto importante è quello che possono dare raffrescatori ed estrattori d’aria.

Raffrescatori ed estrattori d’aria: un aiuto concreto per la sicurezza sul lavoro

I Raffrescatori Flow sono un sistema che permette non solo di avere un’aria fresca quando le temperature interne sono alte, ma anche una qualità dell’aria migliore. Questo perché consentono un adeguato ricambio dell’aria. L’aria viene infatti immessa purificata e alla temperatura più adeguata, cosa che un normale condizionatore non riesce a garantire.

 

Gli ambienti indoor sono più vivibili e si ha, parallelamente, un risparmio sotto diversi aspetti. In primo luogo economico, dal momento che respirare un’aria più buona porta da un lato il lavoratore a svolgere più efficientemente i suoi compiti, e dall’altro a minori costi di manutenzione e di spese sulla bolletta.

 

Abbinare al raffrescatore un estrattore d’aria permette di avere, a fronte di un dispositivo semplice da installare sul tetto o sulla parete, una circolazione dell’aria migliore e una corretta aerazione naturale. Aiuta inoltre a combattere e prevenire muffe e umidità. In poche parole, garantisce la possibilità di avere ambienti a norma e costantemente sotto controllo.

 

Raffrescatori ed estrattori d’aria sono efficienti in serre, capannoni e uffici, in sintesi in ambienti grandi e piccoli. L’importante è sceglierli in base alle dimensioni e alle caratteristiche della struttura dove dovranno essere installati. La qualità dell’aria interna ne trarrà giovamento e l’azienda risulterà a norma sotto i diversi punti di vista che riguardano la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.