Benessere termico al lavoro: l'impatto su sicurezza e produttività

Il benessere termico al lavoro è strettamente legato a salute e produttività: scopri cosa puoi ottenere con un sistema di raffrescamento evaporativo.

Nel panorama attuale, un'azienda che si impegna per il raggiungimento e il mantenimento del benessere termico al lavoro non si limita a rispettare le norme vigenti, ma migliora sensibilmente i propri livelli di produttività. Continua a leggere l'approfondimento per saperne di più e scoprire l'apporto dei raffrescatori evaporativi.

Benessere termico e lavoro: tra legge, cura e produttività

Con l'espressione "benessere termico al lavoro" si intende lo stato di comfort termico raggiunto dall'organismo quando si trova in equilibrio con l'ambiente circostante. 

Questa condizione, tutelata dal D.Lgs. 81/08 che impone ai datori di lavoro di valutare i rischi microclimatici e garantire condizioni confortevoli attraverso parametri definiti, è caratterizzata da assenza di disagio (né caldo, né freddo) e da una minimizzazione dello stress termico.

Benessere termico nei luoghi di lavoro: i parametri ideali

Attualmente, i parametri considerati come corretti per la garanzia del benessere termico nei luoghi di lavoro sono essenzialmente quattro:

  • temperatura dell'aria compresa tra 17°C e 28°C per lavori di ufficio sedentari (con valori minimi pari a 14°C per sforzi fisici leggeri);
  • umidità relativa dell'aria compresa tra il 30% e il 70%;
  • velocità dell'aria inferiore a 0,25 m/s in ambienti non caldi, in modo da evitare correnti d'aria fastidiose;
  • ricambio d'aria adeguato (es.30 m³/h per lavoratore nel caso dei lavori sedentari).

Benessere termico in ambiente di lavoro: un fattore della produttività

Come anticipato nell'introduzione all'articolo, il benessere termico in ambiente di lavoro non è un lusso ma un'esigenza, sia a livello normativo che produttivo. Numerose fonti, infatti, hanno dimostrato come benessere lavorativo e produttività siano strettamente correlati.

Restringendo il campo alla qualità dell'aria negli ambienti di lavoro, è stato evidenziato che variazioni di 1-2°C rispetto alla temperatura ideale sono sufficienti a ridurre la performance cognitiva, che il caldo eccessivo aumenta gli errori nelle lavorazioni manuali e che il freddo riduce la destrezza. 

Spostando il focus su sicurezza e benessere nei luoghi di lavoro, inoltre, è emerso che un ambiente eccessivamente caldo o freddo aumenta il rischio di incidenti, soprattutto nelle professioni che richiedono sforzi fisici.

In ultimo, alle questioni di benessere termico e sicurezza sul lavoro si accompagnano anche i temi dell'affaticamento, del malessere fisico e dei cali motivazionali—tutte cose che impattano negativamente sull'output produttivo.

Benessere nei luoghi di lavoro: l'apporto del raffrescatore evaporativo

Dotarsi di un raffrescatore evaporativo significa intervenire con un sistema di controllo della temperatura capace di migliorare benessere termico, sicurezza sul lavoro e produttività con un approccio sostenibile, economico e rispettoso dell’ambiente.

Un raffrescatore d'aria evaporativo, infatti, consente di portare la temperatura percepita fino a 7-10°C in meno, combattere la sensazione di "aria pesante" e mantenere la temperatura stabile a livelli ideali con un risparmio che può arrivare all’80% rispetto ai sistemi di condizionamento tradizionali.

Nessun getto d'aria fastidioso, nessun impatto da gas refrigeranti, manutenzione essenziale: un raffrescatore evaporativo potrebbe essere la soluzione che stavi ancora cercando — clicca qui per saperne di più.